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15/02/2024

Stipendi e contratti, Cisl: “Occorre ridurre la pressione fiscale e sbloccare le assunzioni”

(Luigi Sbarra e Mattia Pirulli)

In due differenti note, intervengono il segretario generale e quello confederale. Sbarra: “Siamo pronti a discutere di conti pubblici e di spese da razionalizzare. Ma diciamo No alla svendita delle aziende pubbliche. Si apra una discussione sul riordino degli incentivi alle imprese”. Pirulli: “Rilanciare la contrattazione di secondo livello come strumento di prossimità ai problemi di lavoratrici e lavoratori, attraverso la quale promuovere strumenti di partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa”

La Cisl rilancia il tema del rinnovo dei contratti per il rilancio dell’economia. Ne parlano sia il segretario generale Luigi Sbarra che quello confederale Mattia Pirulli, a margine del consiglio generale della sezione laziale.

Sbarra sottolinea come “Migliorare e aumentare le retribuzioni è un obiettivo di giustizia e coesione sociale ma anche di politica economica per rilanciare i consumi interni e favorire la crescita.

Ma occorre anche ridurre la pressione fiscale a livello nazionale e regionale come è stato fatto nel Lazio con l’accordo che abbassa l’addizionale Irpef per le famiglie fino a 35.000 euro dal 3,33 all’1,63 percento.

Occorre rinnovare tutti i contratti e estendere la copertura di quelli maggiormente diffusi alle tipologie di lavoratori più affini che ne siano sprovviste.

E bisogna incentivare la contrattazione e promuovere la partecipazione per migliorare qualità e organizzazione del lavoro, aumentare e riallocare la produttività, favorire la stabilità dell’occupazione e degli investimenti”, ha aggiunto il numero uno di via Po.

Non basta lasciare i medici fino a 72 anni nelle corsie degli ospedali. Bisogna assumere più giovani medici specializzati, più infermieri, più personale sanitario.

Dobbiamo rilanciare la sanità pubblica, la Scuola ed il Pubblico Impiego, non solo rinnovando i contratti, ma sbloccando le assunzioni e stabilizzando il precariato storico”, ha aggiunto Sbarra.

Le richieste al Governo

Il Governo riapra nelle prossime settimane il cantiere della riforma delle pensioni. Bisogna separare previdenza da assistenza, introdurre forti elementi di flessibilità e di inclusività, puntando ad una pensione di garanzia per i giovani con il superamento definitivo della legge Fornero”, dice Sbarra.

Siamo pronti a discutere di conti pubblici e di spese da razionalizzare. Ma diciamo No alla svendita delle aziende pubbliche. Si apra una discussione sul riordino degli incentivi alle imprese, si introduca un contributo di solidarietà sulle multinazionali di logistica, economia digitale, energia e farmaceutica.

Si incrementi il prelievo dalle grandi rendite immobiliari e finanziarie e soprattutto si avvii una  vera lotta ad evasione ed elusione”, ha concluso Sbarra.

Contrattazione e nuovi strumenti

Un tema, quello del rinnovo dei contratti collettivi, sul quale si sofferma anche Pirulli che aggiunge: “Servono inoltre strumenti, anche normativi, a sostegno della contrattazione per ridurre i tempi di attesa dei rinnovi. Non si può più attendere di rinnovare i grandi contratti scaduti.

I contratti nazionali e gli accordi aziendali/territoriali stanno affrontando in termini innovativi le grandi trasformazioni del lavoro in particolare le necessità di nuove competenze e la formazione continua, la riduzione e flessibilità degli orari, lo smart working, la conciliazione dei tempi di vita-lavoro, la parità di genere.

Serve infine un rilancio della contrattazione di secondo livello come strumento di prossimità ai problemi di lavoratrici e lavoratori, attraverso la quale promuovere strumenti di partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa, garanzia fondamentale per migliorare la qualità del lavoro, per la crescita delle retribuzioni e per una nuova dimensione delle persone nella vita delle aziende”.

Redazione Cuoreeconomico
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