ven 12 dic 2025

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Aeroporti calabresi, firmato il contratto di sviluppo da 215 milioni di euro

Provvedimento incardinato dal ministro per il Sud Carfagna: “Fondamentale per lo sciluppo della regione”, Cgil: “Bene tutti gli interventi, ora una cabina di regia per monitorare sull’avanzamento dei lavori”

Una boccata d’ossigeno per gli aeroporti calabresi. Il Ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna ha infatti firmato, come ultimo provvedimento del Governo uscente, il Contratto Istituzionale di Sviluppo 'Volare', uno strumento dedicato all'ampliamento, alla riqualificazione e alla sicurezza degli aeroporti calabresi di Crotone, Lamezia Terme e Reggio Calabria.

Il Cis parte con una dotazione di 215,5 milioni di euro, in gran parte provenienti da una riprogrammazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020, comprese nei Piani Sviluppo e Coesione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (25 milioni) e della Regione Calabria (circa 130 milioni). Una ulteriore quota di finanziamento proviene invece dalla  dotazione della S.A.Cal., che gestisce i tre scali calabresi.

"Il CIS che presentiamo oggi - ha affermato il ministro Carfagna in apertura del Tavolo istituzionale - è uno degli ultimi adempimenti che ci tenevo a 'incardinare' prima del cambio di governo. 

È un Contratto di grande importanza per la Calabria e il suo sviluppo, soprattutto alla luce dell'aumento del traffico passeggeri negli aeroporti della regione dopo la fine della pandemia".

Il Contratto comprende in totale 21 interventi, dei quali 9 sono riservati all'aeroporto di Lamezia Terme (per un totale di 119,5 milioni di euro) e 6 ciascuno per Reggio Calabria (60 milioni di euro) e Crotone (36 milioni di euro).

Gli investimenti più consistenti sono riservati, in particolare, allo sviluppo dell'aerostazione passeggeri di Lamezia Terme (75 milioni), alla ristrutturazione e messa in sicurezza dello scalo reggino (27,5 milioni) e allo sviluppo delle infrastrutture necessarie per la realizzazione di una base aerea di Protezione Civile all'interno dell'aeroporto di Crotone (20 milioni).

 A sottoscrivere il Cis, oltre al ministro per il Sud e la Coesione territoriale, che presiede il Tavolo istituzionale, sono stati anche la Regione Calabria, l'Agenzia per la Coesione territoriale, che svolge il ruolo di segreteria tecnica, Invitalia (soggetto attuatore del Contratto e centrale di committenza), S.A.Cal. (soggetto attuatore degli interventi), nonché i Ministeri di Economia e Finanze, Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Turismo, Transizione Ecologica e Interno.

La realizzazione delle opere è prevista entro il 31 dicembre 2026. Tutti gli interventi hanno un grado di progettazione già definitiva o in fase conclusiva.

(Angelo Sposato, segretario regionale Cgil Calabria)

Cgil: soddisfatti, ma ora cabina di regia

Sulla vicenda interviene esprimendo soddisfazione la Cgil, col segretario regionale Angelo Sposato e la locale Filt Nino Costantino: “Abbiamo sempre pensato che gli aeroporti calabresi andavano sostenuti attraverso un corposo e necessario investimento e attraverso una società di gestione che avesse una vera capacità manageriale.

Riteniamo dunque importante avere avviato le gare per gli oneri di servizio pubblico che produrranno un volo giornaliero andata e ritorno per Roma da Crotone con una tariffa di 45 euro per i residenti e i voli trisettimanali andata e ritorno per Torino, Venezia e Bologna, oltre al Milano e al Roma già in atto, per l’aeroporto di Reggio con una tariffa di 50 euro.

Come Cgil e Filt-Cgil Calabria riteniamo necessario, in questo quadro, proprio per garantire una forte unità nei confronti del Governo nazionale, costruire una cabina di regia in cui sia presente anche il sindacato per seguire passo dopo passo tutto l’iter relativo agli investimenti e per evitare inutili e dannose perdite di tempo.

In passato abbiamo espresso critiche pesanti alla Regione e alla Sacal. Oggi diciamo chiaramente che quando un investimento importante come questo che rischiava di andare perso viene recuperato occorre riconoscerne il merito.

E noi lo riconosciamo perché, come bene hanno sottolineato i lavoratori dello scalo reggino, da oggi parte la battaglia per l’ammodernamento del sistema aeroportuale calabrese, per togliere precarietà al lavoro e per dargli sicurezza e valore”.

Redazione Cuoreeconomico
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