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11/10/2023

Brennero, De Ruvo (Confetra): "Commissione Ue non scarichi questione sull'Austria"

(Carlo De Ruvo, presidente Confetra)

Il presidente dell'associazione degli autotrasportatori: "Bruxelles ha sottovalutato i danni economici e sistemici di lasciare mano libera all'Austria. Manca una gestione europea coordinata dei flussi di traffico lungo le direttrici principali"

La Commissione europea "ha sottovalutato i danni economici e sistemici di lasciare mano libera all'Austria" sui limiti al transito dei mezzi pesanti attraverso il valico del Brennero.

La denuncia arriva dal presidente della Confederazione italiana dei trasporti e della logistica (Confetra), Carlo De Ruvo, a Bruxelles per una serie di incontri con le istituzioni europee.

De Ruvo accusa la Commissione europea perché "inadempiente nel tutelare la normativa europea per la libera circolazione delle merci".

Vienna giustifica i divieti al transito dei mezzi disposto nelle ore notturne e per alcune categorie merceologiche con la necessità di limitare le emissioni inquinanti nella regione, ma per la Confetra rappresenta "una questione di interesse nazionale" che mina il Made in Italy e la tutela della concorrenza a livello europeo". 

LEGGI LA NOSTRA INTERVISTA A CARLO DE RUVO

Governo denunci Commissione Ue

"Il governo italiano dovrebbe denunciare la Commissione che, scaricando la responsabilità di risolvere la questione a Roma, Vienna e Berlino, ha avuto il solo ruolo di avvantaggiare la decisione del governo austriaco", ha detto De Ruvo nel corso di una conferenza stampa convocata presso il nuovo ufficio di rappresentanza di Confetra nella capitale belga.

"Manca una gestione europea coordinata dei flussi di traffico lungo le direttrici principali e di spostamento modale. E le politiche nazionali, con i sistemi di pedaggio, sfavoriscono questa tendenza", ha aggiunto il direttore generale di Confetra, Giuseppe Mele. 

La questione del Frejus

A preoccupare anche l'annuncio del governo francese della chiusura del valico del Frejus al trasporto ferroviario dopo la frana del 27 agosto scorso, una situazione che trasferirà i flussi delle merci su strada con un effetto economico pesante a causa dei pedaggi.

"In questa fase esistono anche grandi problemi nel rispettare gli obiettivi della transizione verde nel settore della mobilità, per questo auspichiamo che a livello europeo la spesa per gli investimenti da fare per allinearsi al Green Deal venga scomputata dal calcolo del rapporto deficit-Pil", ha aggiunto Mele.  

Redazione Cuoreeconomico
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