Cgil: l’Inps modifica requisiti pensionistici, conseguenze gravissime

Lara Ghiglione (Cgil): “Esprimiamo profonda preoccupazione per la recente modifica unilaterale dei requisiti pensionistici operata dall'Inps sui propri applicativi, senza alcuna comunicazione ufficiale da parte dei Ministeri competenti e in totale assenza di trasparenza istituzionale”
Secondo quanto evidenziato dal responsabile dell’Ufficio Politiche previdenziali della Cgil, Ezio Cigna: “Risulta infatti che l’Inps abbia aggiornato i criteri di calcolo delle pensioni, introducendo un aumento dei requisiti di accesso: dal 2027 per accedere alla pensione anticipata saranno necessari 43 anni e 1 mese di contributi; mentre dal 2029 il requisito aumenterà ulteriormente a 43 anni e 3 mesi. Anche per la pensione di vecchiaia si registrano incrementi, con l'età minima che passerà a 67 anni e 3 mesi nel 2027 e a 67 anni e 5 mesi nel 2029”.
Per la segretaria confederale, Lara Ghiglione: “Tali modifiche, se confermate, non trovano alcun riscontro nei documenti ufficiali attualmente vigenti. L’unico riferimento fin qui valido per le stime future era rappresentato dal 25° Rapporto della Ragioneria Generale dello Stato del 2024, che prevedeva infatti per il 2027 nessun incremento e per il 2029 un aumento di solo un mese”.
“A pochi giorni dall'approvazione della legge di Bilancio - prosegue Ghiglione - ci troviamo di fronte all’ennesimo peggioramento del quadro previdenziale che si aggiunge alle scelte già sbagliate di questo Governo sul tema delle pensioni. Nonostante i continui slogan e le promesse elettorali di una riforma del sistema previdenziale, come il tanto annunciato superamento della legge Monti-Fornero e il pensionamento con 41 anni di contributi per tutti, la realtà dimostra l'opposto: nuove restrizioni e ulteriori sacrifici a carico delle lavoratrici e dei lavoratori”.
“Questa decisione - avverte la segretaria confederale - avrà conseguenze gravissime aumentando il numero di persone che si troveranno senza tutele, con il rischio di nuovi esodati, come coloro che hanno aderito a piani di isopensione o scivoli di accompagnamento alla pensione.Cchiediamo immediati chiarimenti all'Inps e ai Ministeri competenti".
Redazione Cuoreeconomico
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