Fiavet al Governo: "Turismo scolastico resti fuori dagli appalti ordinari"

Lettera dell'associazione delle agenzie di viaggio aderenti a Confcommercio ai ministri Valditara e Santanchè: "Non recepite le nostre proposte, questo penalizza un settore da 3 miliardi di euro"
Fiavet-Confcommercio ha scritto una lettera al ministro dell'istruzione e del merito Giuseppe Valditara ed a quella del turismo Daniela Santanchè, per protestare contro il mancato recepimento degli emendamenti presentati da Fiavet-Confcommercio allo schema di Decreto Legislativo delegato di riforma del Codice degli Appalti.
Nella sostanza, Fiavet-Confcommercio aveva raccolto le istanze del comparto turistico dell’intermediazione, rappresentato da agenzie di viaggi e operatori turistici, impegnati nel turismo scolastico.
Sono circa 1.000 le agenzie di viaggi italiane che propongono viaggi d'istruzione nella loro offerta. Il fatturato stimato intorno ai 3 miliardi di euro l'anno nel 2019 con un comparto occupa circa 8.000 lavoratori diretti e circa 40.000 indiretti se si considera l'intera filiera (aerei, treni, bus, alberghi, ristoranti, guide turistiche).
Una grossa agenzia di viaggi può lavorare anche a 2000 gruppi l’anno una normale si attesta attorno ai 100. Il turismo scolastico rappresenta dunque un importantissimo segmento economico.
Nel suo emendamento Fiavet-Confcommercio aveva richiesto che gli affidamenti dei viaggi di istruzione fossero inseriti nel novero degli “appalti esclusi nei settori ordinari” come attualmente indicati all’articolo 56 del decreto.
La richiesta era motivata dalle criticità emerse nell’ambito delle gare e procedure di affidamento dei viaggi di istruzione gestite ora in autonomia dagli istituti scolastici.
I problemi per l'acquisizione di titoli di viaggio e non solo
Le peculiarità del pacchetto di viaggio di istruzione sono legate a complesse dinamiche economiche di preacquisizione dei servizi, come, ad esempio, i biglietti aerei delle compagnie low cost che di e solito le istituzioni scolastiche richiedono nelle offerte di gara per economizzare i costi dei viaggi stessi e che gli operatori acquistano preventivamente con tariffe non rimborsabili.
Spesso sorgono problemi quando, come accade frequentemente, l’elenco dei partecipanti varia successivamente, creando per gli istituti scolastici criticità nel riconoscere quelle peculiarità dell’organizzazione del viaggio di istruzione che mal si armonizzano con una applicazione del Codice dei contratti pubblici, pensati sul modello dell’opera pubblica di lavori.
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Le richieste nella lettera
“Per questo motivo - si legge nella lettera - negli anni passati abbiamo lavorato proficuamente con gli Uffici del Dicastero ad un progetto di “Linee guida nazionali”, che tuttavia non è stato ancora definito e sarebbe superato ove si pervenisse alla esclusione del settore dei viaggi di istruzione dall’ambito di applicazione del Codice, come auspicato da Fiavet-Confcommercio".
La richiesta è che venga trovata, eventualmente, una alternativa da parte degli uffici tecnici dei ministeri, per predisporre una disciplina particolare del settore degli affidamenti dei viaggi di istruzione, peraltro prevista nella parte VII del Codice per alcuni particolari contratti dei settori ordinaro.
Redazione Cuoreeconomico
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