INFRASTRUTTURE. Cisl Umbria, Manzotti: “Sanità, istruzione e trasporti per dare futuro all’Umbria”

(Angelo Manzotti, Segretario Generale CISL Umbria)
Angelo Manzotti, Segretario Generale della CISL Umbria, offre una prospettiva pragmatica sulle sfide e le opportunità che attendono la regione, con un focus su infrastrutture, formazione e coesione sociale. La sua visione emerge in un momento significativo per la CISL Umbria, che si prepara al Congresso Regionale in programma il 23 e 24 aprile: un evento moderato da Giovanni Giorgetti, Presidente ESG89 Group
Segretario Manzotti, in che modo le infrastrutture, materiali e immateriali, possono contribuire a rafforzare la coesione sociale nei territori umbri?
“L'Umbria è dal punto di vista infrastrutturale una grande area interna dove ultimamente stiamo assistendo a un grande spopolamento di cittadini dalle aree marginali in quanto queste si stanno impoverendo di servizi minimi essenziali, a partire dalla sanità e dalla riduzione degli sportelli bancari per arrivare alla carenza dei servizi immateriali, come la linea veloce di internet, e delle comunicazioni viarie. Per effetto di una forte denatalità poi, stiamo assistendo al ridimensionamento del numero delle classi nei plessi scolastici. Quindi c'è una grande necessità di potenziale la sanità, l'istruzione e i trasporti per garantire la qualità della vita dei residenti che vivono in queste aree interne e dare futuro all'Umbria stessa. Un altro fattore che determina lo spopolamento delle aree interne è la mancanza di insediamenti produttivi e quindi è necessario avviare una politica che li possa incentivare per dare risposte occupazionali, soprattutto ai giovani. Questo perché i giovani possano continuare a risiedere in queste aree e presidiare il territorio. Presidiare il territorio è fondamentale anche in termini di mantenimento e protezione.”
La CISL Umbria ha spesso sottolineato l’importanza della formazione e delle competenze come infrastruttura immateriale. Cosa manca ancora all’Umbria per essere davvero competitiva su questo fronte?
“Nell'era della digitalizzazione assume una rilevanza strategica la formazione del personale e la certificazione delle nuove competenze. Soprattutto in questo momento nel quale l'intelligenza artificiale sta impattando sul mercato del lavoro. La formazione deve tendere, in un processo nel quale si assiste all'uso di robot, a non far sostituire la figura umana nel processo produttivo. Anzi la tecnologia deve invece coadiuvare la persona con particolare attenzione alla sicurezza. La formazione deve essere mirata a quelle che sono le esigenze produttive e quindi è opportuno potenziare l'offerta formativa attraverso la valorizzazione degli istituti tecnici e Its.”
Parlando di infrastrutture materiali, quali sono secondo lei le priorità strategiche per l’Umbria oggi, per evitare l’isolamento economico e demografico delle aree interne?
“Una delle criticità che avverte l'Umbria è la carenza della rete delle comunicazioni, sia stradali che ferroviarie. Ancora oggi l'Umbria non può contare sull'alta velocità. Il punto dell'alta velocità di riferimento per l'Umbria non può essere Creti (in Toscana) ma deve trovare la giusta collocazione nella nostra regione, vicino all'aeroporto San Francesco. Avere l'alta velocità vuol dire incidere positivamente sul Pil della nostra regione. Questa situazione si va ad aggiungere ad un isolamento viario che deve essere superato per creare il collegamento verso altre regioni. Con rammarico però vediamo che stiamo perdendo un'occasione importante come quella del Pnrr. Risorse, queste, che potrebbero essere strategiche per far uscire definitivamente l'Umbria dall'isolamento.”
Le nuove generazioni guardano spesso altrove per costruire il proprio futuro: quali politiche infrastrutturali potrebbero aiutarle a restare o tornare?
“Una delle azioni da mettere in campo subito è quella di dotare la nostra regione di infrastrutture immateriali che potrebbero dare risposte occupazionali ai giovani evitando la loro fuga al di fuori dell'Umbria: nell'era di internet alcuni lavori possono essere svolti a distanza. Molto spesso in Umbria registriamo che la stragrande maggioranza dei giovani che trovano occupazione svolgono mansioni inferiori rispetto al bagaglio formativo in possesso. Questo genera lavoro povero e bassa produttività. Quindi la digitalizzazione potrebbe essere lo strumento per attutire l'esodo dei giovani dall'Umbria.”
A fronte delle sfide del PNRR e dei fondi europei, qual è il ruolo della CISL Umbria nella costruzione di un modello di sviluppo territoriale più equo e sostenibile?
“La Cisl è fortemente preoccupata per quanto concerne la programmazione e la progettazione del Pnrr. A tutt'oggi la progettazione si attesta intorno al 20 per cento delle disponibilità economiche che sono assegnate alla nostra regione. Questa occasione unica e rara, non ripetibile, non può essere sottovalutata ma deve trovare un forte impegno e collaborazione da parte di tutti i soggetti politici, istituzionali e sociali affinché i progetti possano avere ricadute nel territorio rafforzando la coesione sociale, l'occupazione e lo sviluppo. Mentre per quanto riguarda i Fondi europei 2021 - 2027, considerando che la nostra regione è in transizione (indicatori economici negativi), abbiamo avuto anche un incremento della disponibilità economica, passando dai tradizionali 28 milioni a 43 milioni di euro. La Cisl vuole dare il proprio contributo per un cambio di passo rispetto al passato, passando da un finanziamento a pioggia a dei finanziamenti mirati per quelle aziende che assumono giovani e che mettono in atto la contrattazione aziendale. Contrattazione che ha come obiettivo da un lato l'incremento delle retribuzioni e dall'altro la produttività. Quest'ultima è una criticità della nostra regione, che può trovare nella partecipazione uno strumento utile allo sviluppo del benessere, all'aumento del salario. Processo che dovrà dare particolare attenzione alla saluta e sicurezza nei luoghi di lavoro per promuove lavoro dignitoso, bel contrattualizzato e sostenibile.”
Claudia Boccucci
(Riproduzione riservata)
Per inviare comunicati stampa alla Redazione di CUOREECONOMICO: cuoreeconomico@esg89.com
WHATSAPP Redazione CUOREECONOMICO: 327 70234751
Per Info, Contatti e Pubblicità scrivere a: customer@esg89.com











