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22/11/2022

Limitazione mezzi pesanti al Brennero: per Anita, Fai e Fedit doppia azione a Bruxelles

(Thomas Baumgartner, Presidente di Anita)

Al via ricorso alla Corte di Giustizia Ue contro la Commissione Europea ed incontro con alcuni europarlamentari. Baumgartner, Uggè e Cocchiaro: “Emissioni nocive sono un pretesto, è attacco ad economia italiana. Si accertino i responsabili o chiederemo procedura di infrazione contro Austria”

Anita, l’associazione italiana delle imprese di autotrasporto ha portato a Bruxelles le problematiche del settore trasporto merci. Un incontro che arriva subito dopo il deposito, alla corte di Giustizia dell’Unione Europea del ricorso contro la Commissione sulle limitazioni unilaterali al transito stradale di mezzi pesanti imposte dal Tirolo, presentato insieme alle altre associazioni di settore Fai e Fedit, a Confindustria e ad alcune sue componenti associative particolarmente colpite dalle limitazioni.

In particolare, la delegazione di Anita, guidata dal presidente Thomas Baumgartner, ha incontrato Massimiliano Salini gli eurodeputati forzisti Massimiliano Salini e Lucia Vuolo, con i quali sono stati affrontati gli aspetti principali relativi alla prossima approvazione del Dossier sulla rete TEN-T, all’annosa questione del passaggio al Brennero più volte affrontata dall’associazione in sede europea e ai futuri dossier in preparazione dalla Commissione europea.

Il ricorso: no a divieti che penalizzano l’Italia

Quanto alla vicenda del ricorso, la questione riguarda il Land austriaco del Tirolo, che applica divieti che generano significativi extra costi per le imprese italiane, minando la competitività delle produzioni nazionali e dell’economia italiana.

Il 70% dell’export italiano passa infatti attraverso le Alpi e la maggior parte di esso transita per il Valico del Brennero, posto lungo il Corridoio Scan-Med che è uno degli assi portanti della rete transeuropea di trasporto.

La motivazione addotta sarebbe una maggior tutela ambientale e la tutela della salute, che secondo il Tirolo, il transito eccessivo dei mezzi pesanti danneggerebbe.

Ma le associazioni contestano questa versione: “Le problematiche delle emissioni nocive - dicono Anita, Fai e Fedit - sono state da tempo superate grazie agli investimenti degli autotrasportatori nel ricambio del parco automezzi con motori di ultima generazione.

Le stazioni di rilevamento lungo l’autostrada nel Tirolo, infatti, non registrano più superamenti della soglia di emissioni imposta dalle normative europee.

Siamo favorevoli al maggiore utilizzo del trasporto combinato ferrovia-strada ma oggi non ci sono tracce disponibili e i terminali per il trasbordo sono già saturati e quindi, finchè non entrerà in funzione la Galleria di base del Brennero BBT, non ci saranno alternative al trasporto stradale”. 

Baumgartner: azione legale necessaria

“Da parecchi anni la nostra associazione denuncia l’inaccettabile situazione che le imprese italiane sono costrette a subire a causa dei divieti di circolazione imposti dal Tirolo - ha dichiarato il Presidente di Anita Thomas Baumgartnere in assenza di interventi decisivi da parte delle Istituzioni europee, abbiamo deciso, trovando piena sintonia nelle altre organizzazioni del trasporto e dell’industria, di mettere in campo un’azione legale per porre fine alla reiterata violazione dei principi di libera circolazione delle merci e di equa concorrenza nella Ue”.

(Paolo Uggé, presidente della Fai)

Uggè (Fai): accertare le responsabilità

“Le azioni inadeguate della Commissione UE nei confronti del Tirolo austriaco, per contrastare in maniera efficace la politica pseudo ambientalista perseguita ai danni del nostro Paese, ci ha costretti a richiedere l’intervento della Corte di Giustizia – ha dichiarato Paolo Uggé, presidente della Fai -  Auspichiamo che la Corte accerti definitivamente le responsabilità di chi, nel corso di questi anni, ha assistito impassibile allo scempio perpetrato ai danni delle nostre imprese, evitando di aprire una procedura d’infrazione verso l’Austria per violazione delle norme del Trattato UE sulla concorrenza e sulla libera circolazione delle merci”.

Cocchiaro (Fedit): “Dal Tirolo mossa incomprensibile”

“Le limitazioni al transito stradale dei mezzi pesanti attraverso il Tirolo, decisa unilateralmente senza alcuna consultazione con il Governo Italiano, e senza alcuna riflessione sui costi e sulle conseguenze che esso sta provocando, non da oggi, rischia di diventare un danno incalcolabile per l’economia del Paese.” - ha dichiarato il segretario generale della Fedit Salvatore Cocchiaro, che ha aggiunto: “In un momento nel quale l’economia italiana ha ripreso vigore con standard di sviluppo del Pil importanti, la decisione del Tirolo, che di questo dovrà rispondere alle autorità comunitarie e al Paese, appare come un gesto incomprensibile, quasi ostile”.

Redazione Cuoreeconomico
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