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29/02/2024

Rea (Adoc): “Famiglie sul lastrico, intervenire sulla filiera dei prezzi. Le misure del Governo? Un fallimento”

(Anna Rea, presidente di Adoc)

La presidente nazionale dell’associazione di consumatori afferente alla Uil a CUOREECONOMICO: “Manca un piano efficace per abbassare davvero i prezzi, occorrono provvedimenti strutturali. Il Governo implementi il fondo Gasparrini con gli extraprofitti delle banche e utilizzandolo per pagare le rate di chi è in difficoltà. Digitalizzazione finanziaria inevitabile, ma chiudere tutti gli sportelli crea un ambiente favorevole alle azioni criminali”

In un momento così delicato per l’economia italiana, con le vicende geopolitiche che la influenzano fortemente, chi rischia di pagare il conto più salato sono come sempre i consumatori, il cui potere di acquisto si è ridotto in maniera sensibile. Fra rate del mutuo triplicate e famiglie ad un passo dalla povertà relativa, il quadro è sempre più cupo.

CUOREECONOMICO fa il punto con Anna Rea, presidente di Adoc, l’associazione nazionale dei consumatori aderente a Uil.

Come arrivano i consumatori al 2024? Che giudizio date dell’iniziativa del carrello tricolore? Quali sono i timori e quali le prospettive

Per i consumatori il 2024 si apre con preoccupazioni e incertezze. L'aumento esorbitante dei prezzi e il caro energia pesano sulle famiglie italiane che si trovano a dover fare i conti con un ridotto potere d'acquisto.

Mentre tutto aumenta, gli stipendi e le pensioni rimangono fermi al palo. Per contrastare gli aumenti dei prezzi, il Governo ha sperimentato per tre mesi il “carrello tricolore”, ma si è rivelato un totale fallimento.

La mancanza di un piano efficace per abbassare i prezzi durante questa crisi è evidente e il Governo ha deciso di non rinnovare questa misura ancor prima della scadenza, dimostrando ancora una volta la necessità di strategie più concrete e strutturali.

Tuttavia, nel 2023 qualche segnale positivo si è manifestato, come la costituzione della Commissione Allerta Prezzi, di cui come Associazione dei Consumatori facciamo parte.

Questo rappresenta un momento di confronto utile, costruttivo e responsabile che, se utilizzato a dovere, può contribuire a trovare soluzioni adeguate e risposte concrete alle difficoltà delle famiglie.

Crediamo sia indispensabile intervenire sin da subito sulla filiera dei prezzi perché quello del potere d’acquisto è uno degli obiettivi da affrontare nel 2024.

Vi convince la social card? E la nuova misura che sostituisce il reddito di cittadinanza?

Nel nostro Paese i consumi diminuiscono, la povertà aumenta e il costo della vita è altissimo. Le risposte che il Governo dà a tutte queste emergenze sono insufficienti e inadeguate. A tal proposito, anche la social card non è una misura che risponde alle reali esigenze delle persone.

Così come non ci convincono tutti quei provvedimenti limitati nel tempo e non strutturali che non fanno altro che tamponare le difficoltà in cui versano i più fragili e vulnerabili”.

Il Paese sta sperimentando una forte desertificazione bancaria, con gli sportelli che chiudono anche nei grandi centri. La digitalizzazione è un processo irreversibile, ma l’Italia paga un ritardo storico sul fronte dell’alfabetizzazione digitale. Quali soluzioni allora?

La desertificazione bancaria rappresenta la negazione dei diritti essenziali alle persone e crea un ambiente favorevole alle truffe e alle azioni criminali, aumentando l'insicurezza finanziaria.

Questo problema è amplificato dalla digitalizzazione che, non sempre, garantisce un accesso paritario a tutti, specialmente agli anziani e a chi vive in aree ancora prive di infrastrutture adeguate.

Le difficoltà nell’utilizzo dei servizi bancari su internet, la digitalizzazione e la sicurezza finanziaria diventano temi rilevanti che devono far spingere l’acceleratore nel trovare risposte adeguate e concrete a queste problematiche.

Argomenti questi che devono essere affrontati, insieme alle organizzazioni sindacali del settore e al mondo bancario. Su questo fronte, l’’Adoc è pronta a rilanciare iniziative efficaci a favore di tutti i consumatori per ridurre le disuguaglianze e garantire un servizio accessibile a tutti”.

Il 2022 e 2023 sono stati segnati dalle difficoltà per molte famiglie a sostenere le rate dei mutui: Fabi ha certificato un insoluto altissimo e un indebitamento che cresce. A questo si aggiunge il passaggio al mercato libero dell’energia. Tutti campanelli di allarme…

Il caro mutui sta portando, purtroppo, sempre più famiglie sul lastrico. Una situazione drammatica aggravata dai rincari dei prezzi dei beni di prima necessità e, a seguito del passaggio al mercato libero, anche dagli aumenti astronomici delle bollette. Il nostro Paese si sta impoverendo e il rischio è il blocco totale dei consumi e dell’economia.

Dopo mesi di aumenti, con il picco di novembre e con il livello massimo dal 2008, la Banca d’Italia ha certificato l’inversione di tendenza sul costo dei finanziamenti per comprare una casa, ma le rate dei mutui, specialmente quelle a tasso variabile, sono ancora molto elevate e ancora tantissime le persone che hanno difficoltà a pagarle puntualmente.

Abbiamo chiesto al Governo e alla Banca d’Italia di trovare soluzioni immediate per evitare un disastro sociale attraverso, ad esempio, l’implementazione del fondo Gasparrini alimentando la sua capienza attraverso gli extraprofitti delle banche. Inoltre, abbiamo chiesto alle banche di sospendere il pagamento delle rate a tutti i clienti in difficoltà economiche utilizzando la garanzia del fondo”.

Una delle vostre battaglie è quella sul tema degli aumenti della Rc Auto. Qual è la situazione e quali iniziative mettete in campo?

Gli aumenti dell’Rc auto sono insostenibili e ingiustificati. Secondo i dati IVASS, a novembre 2023 il prezzo medio annuale è stato di 391 euro, con un aumento del 7,1 percento rispetto all’anno precedente. Le assicurazioni hanno applicato rincari superiori all’inflazione.

L’Adoc ha presentato al tavolo della Commissione di Allerta Prezzi al Mimit una serie di proposte per calmierare i prezzi dell’Rc auto e tutelare gli automobilisti, tra cui una tariffa flat per i neopatentati e gli under26, una revisione dell’attribuzione della classe di merito bonus-malus e del meccanismo del risarcimento diretto con CID a una sola firma.

È fondamentale, inoltre, rafforzare i controlli sulla copertura assicurativa e inasprire il contrasto alle truffe. Basta speculazioni sulla pelle degli automobilisti. Le nostre proposte sono concrete e realizzabili e possono contribuire a rendere l’Rc Auto più giusta, trasparente e sostenibile per tutti”.

Di Emanuele Lombardini
(Riproduzione riservata)

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