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30/01/2023

Soria (Assocostieri): “Bio-Gnl sarà il futuro, sbagliato puntare solo su full-electric”

(Dario Soria, Direttore Generale di Assocostieri)

Il Direttore Generale dell’associazione che riunisce le aziende che gestiscono lo stoccaggio di oli minerali, Gpl, biodiesel e rigassificatori: “Anche dopo lo stop ai motori endotermici, ci sarà da gestire l’esistente. Fit for 55 presenta alcune criticità che non aiutano la transizione”

La transizione energetica è una sfida non solo per le imprese e per i cittadini ma anche per chi lavora nel settore, come le aziende che gestiscono depositi di oli minerali, prodotti chimici, Gpl, biodiesel, e rigassificatori.

Del futuro di questo settore, con particolare riferimento alle fonti fossili, abbiamo parlato con Dario Soria, Direttore Generale di Assocostieri, l’associazione che rappresenta queste aziende

La vera sfida per l’Italia, sul fronte della transizione energetica comincia adesso, perché se questo inverno le scorte aiuteranno a fare a meno della dipendenza dal gas russo, bisognerà arrivare al prossimo in condizioni migliori. A che punto siamo? Ce la farà l’Italia, secondo voi?

La transizione energetica è un percorso su cui l’Italia è già ben avviata, e sul medio-lungo periodo contribuirà in modo sensibile alla sicurezza energetica del Paese.

Si tratta tuttavia di un processo che ha bisogno dei suoi tempi, in quanto richiede l’avvio di nuove filiere e la predisposizione di adeguate infrastrutture.

Per far fronte all’emergenza, sul fronte dell’approvvigionamento di gas naturale, le aziende parte di Assocostieri, tra cui si annoverano i terminali di rigassificazione di Gnl ed i depositi costieri di Gnl, hanno massimizzato i volumi importati, contribuendo efficacemente ad una diversificazione delle importazioni.

La capacità di rigassificazione nominale dell’Italia è di oltre 16 BCM/y, e contribuisce a compensare le importazioni russe, che nel 2021 ammontavano a circa 47 BCM/y a fronte di una importazione totale di 72 BCM/y.

Ma la transizione energetica ha molti volti. Sul fronte della transizione ai combustibili alternativi, tra cui il Gnl per il trasporto navale ed il trasporto stradale pesante, l’attuale situazione dei prezzi ha imposto un rallentamento. Sul fronte dei biocombustibili e dell’idrogeno l’Italia sta progredendo, seppure con alcune criticità”.

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Si parla tanto del biometano come una delle possibili risposte a questa crisi. L’Italia a che punto è?

Il passaggio al bio-Gnl procede di buon passo e gli incentivi del decreto biometano, di recente emissione, si propongono di accelerare ulteriormente. Si noti che, se l’Italia deve recuperare terreno per quanto riguarda il bunkeraggio Gnl, rispetto al Nord Europa, è invece molto avanti per quanto riguarda lo sviluppo dei biocombustibili.

Assocostieri segue con attenzione lo sviluppo del settore, con un focus sui decreti attuativi e la regolazione relativi alle garanzie di origine ed alla liquefazione virtuale.

In prospettiva la produzione di biometano su suolo nazionale potrà essere incrementata dall’attuale mezzo miliardo di smc annui fino a circa 8: gli scenari Snam prevedono 1-5 BCM al 2030 e 7-10 al 2040.

Occorre raffrontare questi numeri al consumo di gas naturale dell’Italia, che attualmente si attesta su 73-76 BCM anno: il contributo del biometano potrà quindi arrivare a circa il 10% degli usi nazionali.

Sarà necessario diminuire progressivamente la generazione elettrica da gas naturale e da biogas e promuovere, al contrario, l’uso di tali vettori nel settore dei trasporti.

Assocostieri osserva con piacere che il decreto biometano si muove con decisione in questa direzione, dando un forte incentivo in termini di requisiti di sostenibilità al biometano prodotto che, grazie alle garanzie di origine, possa dimostrare un uso finale nei trasporti”.

Lo stop al motore endotermico, richiede anche un grande lavoro di riconversione non solo dei lavoratori, ma anche degli impianti di distribuzione. L’Italia è in palese ritardo. Qual è secondo voi il futuro delle fonti energetiche fossili da qui al 2035?

Può essere fuorviante parlare di uno stop al 2035: dopo tale data sarà fermata la vendita di nuovi veicoli leggeri che non siano ad idrogeno o elettrici, ma rimarrà da gestire il parco circolante esistente.

Dati i costi dell’acquisto dei veicoli elettrici, non è escluso un rallentamento dell’indice di rotazione dei veicoli. Inoltre, la Commissione si è riservata di rivalutare i contenuti del regolamento CO2 vans and cars.

Per Assocostieri una modifica del regolamento è doverosa. Di fatto, se l’Italia può essere in ritardo sull’elettrificazione del parco circolante, come già detto è avanti sugli obiettivi relativi ai biocarburanti: sarebbe fortemente sbagliato vanificare tale percorso puntando sul full-electric.

Le fonti fossili manterranno un ruolo maggioritario per i decenni a venire, lasciando progressivamente il passo alle controparti bio, come programmato dalla RED II e dalla sua revisione RED III, ed in futuro agli e-fuels.

La mobilità elettrica dovrà indubbiamente rafforzarsi, ma senza eccessi che potrebbero portare a contraddizioni come l’impiego di energia elettrica da fonti fossili per muovere le auto elettriche o a criticità nelle filiere delle materie prime per le batterie: fermo restando l’obiettivo di decarbonizzazione, occorre ristabilire il principio della neutralità tecnologica, fissando regole chiare e permettendo alle diverse soluzioni tecnologiche di competere”.

Voi avete recentemente formulato una serie di proposte ad Arera per favorire la transizione energetica. Potete riassumerle?

Tra i molteplici aspetti soggetti alla regolazione di Arera, è il meccanismo legato alle Garanzie di Origine e alla Virtual Liquefacion.

A riguardo, Assocostieri raccomanda di attuare un sistema organico e funzionale che consenta ai produttori di biometano di certificare l’immissione in consumo di biometano liquefatto nel settore dei trasporti, consentendo il prelievo di bio-GNL presso i rigassificatori, i depositi costieri, gli impianti di liquefazione e qualunque sito di stoccaggio, in modo flessibile.

Sarà inoltre necessario accelerare il percorso intrapreso dall’Autorità per favorire la capacità della rete di distribuzione di gas naturale di assorbire le immissioni da parte degli impianti di produzione di biometano, che andranno ad aumentare nei prossimi anni, prevedendo un reverse flow fisico ed un rilancio sulla rete nazionale.

Attualmente le autocisterne possono effettuare la consegna di bio-Gnl presso un unico punto di consegna: necessario prevedere maggiore flessibilità, ammettendo consegne multiple.

A riguardo è doveroso per Assocostieri ringraziare l’Autorità per l’attenzione mostrata in merito ad una analoga richiesta, che riguardava la connessione di più impianti di produzione di biometano ad un unico impianto di liquefazione.

Infine, è necessaria una accelerazione nell’emissione dei provvedimenti che andranno a regolare la disciplina definitiva delle Comunità di Energia Rinnovabile, necessari per avviare le CER portuali, ambito che Assocostieri segue con attenzione: ricordiamo a riguardo che la direttiva di riferimento è stata emessa dalla UE nel 2018 (Direttiva (UE) 2018/2001  la cosiddetta Red II)”.

Il cambio al Governo ha portato a posizioni diverse sul Fitfor55 anche all’interno della maggioranza. Da una parte il ministro per l’Ambiente Pichetto Fratin che viaggia sulla linea di Bruxelles, dall’altra quello dei Trasporti Salvini che ha criticato il piano Ue. Poi c’è la questione rigassificatori, che sta trovando ostacoli. Qual è la vostra posizione su questi argomenti? Credete che lo scenario attuale possa frenare in qualche modo il cammino verso la transizione?

Il pacchetto legislativo Fitfor55, nelle intenzioni, racchiude tutti i dispositivi legislativi europei che hanno un impatto sulle emissioni, al fine di delineare un quadro organico e coordinato.

Al contrario, Assocostieri ha rilevato più volte delle incongruenze, che mettono a rischio il percorso della transizione energetica.

Si è già detto del principio della neutralità tecnologica, condiviso con i partner europei e riaffermato in alcuni provvedimenti del Fitfor55, come la FuelEU Maritime, e del tutto disatteso da altri, come il CO₂ emission performance standards for cars and vans.

Altre criticità riguardano la proposta di Direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici  che prevede, a partire dal 2033, una tassazione minima parificata per tutti i combustibili fossili, che siano alternativi o meno: si avrebbe pertanto, ad esempio, una tassazione del Gnl allineata con quella del gasolio.

Per quanto riguarda i rigassificatori, Assocostieri è da sempre favorevole ad uno sviluppo della filiera del Gnl, che copre due ruoli di grande importanza: sicurezza energetica, grazie ad una flessibilità sugli approvvigionamenti, e sviluppo dei combustibili alternativi, grazie alla diffusione del Gnl nei trasporti.

Inoltre, è ormai chiaro il ruolo del Gnl quale fattore abilitante per la successiva transizione al bio-Gnl e, in futuro, all’idrogeno".

Di Emanuele Lombardini
(Riproduzione riservata)

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