Stop a motori endotermici nel 2035, Uggè: "Demenziale e dannoso"

(Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto-Confcommercio)
Il presidente di Conftrasporto durissimo con la scelta dell'Unione Europea che ferma la produzione e vendita di auto diesel e benzina nel 2025: "Dati dicono che emissioni non sono alte". Sbarra (Cisl): "Subito fondo sovrano per sostenere socialmente la transizione"
"Una scelta a dir poco demenziale". Così il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè bolla lo stop alle immatricolazioni dei mezzi diesel e benzina dal 2035 deciso in sede europea e che sta dividendo molto anche la stessa Ue.
"Un provvedimento che penalizza l'economia europea lasciando intere e vaste aree del pianeta libere di continuare 'a fare come gli pare' - dice Uggè - Conftrasporto è ampiamente favorevole a interventi per la salvaguardia ambientale, purché non nascondano operazioni economico-finanziarie di altro tipo; inutili, costose e penalizzanti per l'intera economia dei trasporti e del sistema produttivo.
Secondo i dati europei, le emissioni di anidride carbonica prodotte dal nostro Continente sono pari a circa il 6% di quelle globali, e i mezzi pesanti contribuirebbero per il 25% (di quel 6%). Ma l'importante è dargli addosso, ai Tir. Sempre e comunque".
Ideologie prima dell'utilità
"Lo stop ai motori termici, oltre a essere un incredibile errore per le conseguenze sul sistema produttivo, dimostra quanto 'certi' partiti, anche di casa nostra, antepongano l'ideologia alle scelte utili all'economia del Paese - prosegue Uggè - È il caso dei vetero-ambientalisti di sinistra e del M5S che, con soddisfazione, annunciano la decisione auto-castrante appena assunta (Tafazzi al confronto è un dilettante).
Apprezziamo le prese di posizione del ministro Salvini e di altri esponenti del Governo, che hanno pesantemente criticato la scelta fondamentalista compiuta in Europa".
"Non accetteremo passivamente questo atto ideologico, di nessun concreto risultato a favore dell'ambiente - avverte Uggè - Se si vuole definitamente affossare l'economia nazionale e mettere in difficoltà la povera gente, questa è la strada maestra".
"Conftrasporto assumerà tutte le iniziative possibili di sensibilizzazione, fino alle azioni di protesta, per contrastare un'operazione destinata a tradursi in una débacle per la nostra nazione", conclude il presidente di Conftrasporto.
Sbarra (Cisl): sostegno economico alla transizione
Sulla questione si esprime anche Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl: "Lo stop del Parlamento Europeo alla commercializzazione di auto a motore endotermico dal 2035 profila un passaggio epocale e per nulla lontano di una transizione ecologica che va perseguita senza demagogie né furie ideologiche.
Le opportunità di elevare innovazione, produttività, eco-compatibilità di sistema sono evidenti e importanti. Ma per coglierle bisogna partire dal fattore della sostenibilità sociale”, dice.
“È essenziale governare insieme questo passaggio, con un intervento concertato e organico sull’automotive e, più in generale, sulla politica industriale dell’Europa e del nostro Paese.
Significa, tra l’altro, sbloccare massicci investimenti su innovazione, politiche energetiche, ecosistemi e infrastrutture nelle nostre città.
Va istituito un fondo sovrano europeo per una transizione tutelata, per accompagnare le riconversioni industriali, proteggendo, rilanciando e riqualificando l’occupazione.
Né possiamo lasciar andare i nostri lavoratori in cassa integrazione e importare le batterie dalla Cina: in gioco ci sono decine di migliaia posti, ai quali si aggiungono gli occupati dell’indotto. Questi rischi non possono ricadere su famiglie già pesantemente colpite nei redditi e nella qualità della vita”.
Redazione Cuoreeconomico
(Riproduzione riservata)
Per inviare comunicati stampa alla Redazione di CUOREECONOMICO: cuoreeconomico@esg89.com
WHATSAPP Redazione CUOREECONOMICO: 327 7023475
Per Info, Contatti e Pubblicità scrivere a: customer@esg89.com











