Università, il luogo di dialogo tra banche e imprese

(Elena Cedrola, docente di management e marketing internazionale, direttrice del Dipartimento di Economia e diritto dell’Università degli Studi di Macerata)
Il ruolo delle università nel facilitare la collaborazione tra banche e imprese per garantire uno sviluppo sostenibile basato sulla sinergia tra istruzione, economia e tessuto imprenditoriale.
A parlarne è la Prof.ssa Elena Cedrola, docente di management e marketing internazionale, direttrice del Dipartimento di Economia e diritto dell’Università degli Studi di Macerata.
“Le Università, in particolare quelle che hanno rapporti radicati con i territori in cui hanno sede, hanno oggi un ruolo relazionale fondamentale, oltre che formativo e culturale.
Sempre più gli atenei, e l’Università di Macerata è uno di questi, si propongono come luogo di incontro e di dialogo tra e con i vari stakeholders. Fra questi, banche e imprese occupano una posizione di spicco in quanto entrambe motori di sviluppo economico e territoriale.
Uno sviluppo che per essere sostenibile deve porre attenzione a quelli che sono riconosciuti come i tre assi portanti di tale concetto: persone, pianeta e profitto. Massimizzandoli, ogni organizzazione ha maggiore probabilità di avere un impatto positivo sul mondo, migliorando nel contempo le prestazioni finanziarie.
Le università da sempre hanno fornito un contributo importante nella comprensione dei fenomeni sociali e culturali, non trascurando l’attenzione all’etica.
Negli anni si sono poi sviluppate specializzazioni importati in campo economico, aziendale, fino a comprendere i temi della sostenibilità ambientale che ha catalizzato l’attenzione di numerosi ricercatori e studiosi.
I percorsi formativi proposti dalle Università, e Macerata non è da meno, sempre più hanno un carattere interdisciplinare proprio per dotare i protagonisti della scena economica attuale e futura di tutte le conoscenze necessarie per mantenere e creare eccellenza.
Ma questo non basta. Molti sforzi vengono profusi dall’Università nel comparto della terza missione, che vede gli Atenei al centro di reti relazionali volte a sviluppare conoscenza e dialogo nei territori, tra imprese, banche e imprese in particolare.
Questo ruolo di facilitatore, nonché di portatore di innovazione, è nel DNA delle Università e dei Dipartimenti che le compongono. Non a caso in varie parti del mondo, dall’Europa alla Cina, è proprio l’Università ad avere funzioni di indirizzo, innovazione, divulgazione e promozione della crescita.
Gli ambiti imprenditoriali e finanziari possono ricevere grande impulso dal dibattito universitario, oltre che beneficiare dei percorsi intrapresi dai nuovi laureati e dalla formazione e aggiornamento continuo a cui il proprio personale può attingere.
Il segreto sta nella volontà di dialogo e di collaborazione, nel sostegno e nella partecipazione alla ricerca, nazionale ed internazionale, e alla didattica, eliminando nel concreto tutte quelle barriere che storicamente hanno separato accademia da impresa, e che hanno contrapposto interessi finanziari da quelli imprenditoriali”.
Redazione Cuoreeconomico
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